Dom. Mag 5th, 2024

cadburyKraft ha vinto la guerra del cioccolato

Il colosso britannico del cioccolato

Accettata la proposta Usa
per la britannica Cadbury

La guerra del cioccolato è finita. La Cadbury ha accettato la nuova offerta migliorata della Kraft che di fatto si aggiudica così l’azienda: nasce così il maggiore gruppo al mondo di merendine e cioccolato. La nuova offerta ammonta a 11,5 miliardi di sterline, 840 pence per azione: circa 13 miliardi di euro. Si chiude così la contesa che ha visto tra i possibili pretendenti anche la Ferrero, defilatasi negli ultimi giorni. La precedente proposta del gruppo Usa, respinta dai britannici, valutava la società 17,1 miliardi di dollari, pari a 10,5 miliardi di sterline ed equivalente a circa 770 pence per azione.

L’offerta è pari a 13 volte il margine operativo lordo 2009 di Cadbury e porterà a risparmi dei costi per 675 milioni di sterline ante imposte. Kraft ha precisato che il board di Cadbury ha approvato l’offerta finale presentata oggi, raccomandandola ai suoi azionisti. Il gruppo americano ha specificato che la proposta include 500 pence in contanti per ogni azione della società inglese e 0,1874 nuove azioni Kraft, portando così il valore di ogni azione Cadbury a 840 pence, e quello dell’operazione a circa 19 miliardi di dollari. L’offerta, fa sapere Kraft in un comunicato, rappresenta «una buona opportunità» e dal canto suo il top manager di Cadbury, Roger Carr, ha dichiarato in una nota che «è una buona valutazione per gli azionisti Cadbury». Il 25 gennaio è la data limite per l’eventuale rilancio o per il probabile abbandono dell’offerta su Cadbury per la cordata Ferrero-Hershey.

L’ accordo chiude cinque mesi di braccio di ferro fra le due società, con Cadbury che ha più volte respinto sdegnata le avances di Kraft definendo le sue offerte irrisorie. Agli inizi di settembre il consiglio di amministrazione di Cadbury ha rispedito al mittente l’offerta da 745 pence di Kraft e l’amministratore delegato Roger Carr aveva messo in guardia gli azionisti a non lasciare che il gruppo americano “rubasse” quello inglese. In ogni caso Carr ha sempre ribadito che sarebbe stato disponibile a valutare e raccomandare un’offerta più elevata rispetto a quella avanzata da Kraft. Solo pochi giorni fa Cadbury aveva espresso il proprio secco no a Kraft sventolando conti migliori del previsto.

Di Margiov