Bye bye Mr President : il saluto d’addio di Yamamay


Intimo addio per Silvio
Sui quotidiani il saluto di Yamamay a Berlusconi: «Bye bye Mr President».

di Bruno Giurato

La lingerie strategy funziona. Ed è forse l’unica a funzionare. E un giorno potremo dire che Silvio Berlusconi ha lasciato come commiato alla politica un reggiseno rosso.

Il 14 novembre 2011 su La Repubblica, Il Messaggero e Il Mattino è apparsa la fotografia di una modella (di schiena) con un chihuahua bianco in spalla (di muso) e la scritta: «Bye bye Mr President».

Un addio a Berlusconi che esce dal palco politico, ma secondo i canoni del più puro berlusconismo, con un po’ di Marilyn, che tubava a John Kennedy «Happy birthday Mr President» e un po’ di aria natalizia. L’iniziativa è firmata Yamamay.

Gianluigi Cimmino, l’amministratore delegato dell’azienda di lingerie lo ha definito un saluto «con un pizzico di humour» e ha spiegato: «L’idea mi è venuta senza alcun senso politico. Mi auguro che questa iniziativa aiuti a stemperare il clima e che sia accolta con una risata da una parte e dall’altra. Non è certamente un manifesto alla Della Valle».
Nessuno lo sospettava veramente, a dirla tutta. Ed è proprio l’aspetto goliardico a rendere l’iniziativa singolare. Ma Yamamay, gruppo Inticom, ultimamente ha scelto di stupire con le sue iniziative tra marketing e promozione.

Una delle ultime idee del brand di lingerie è stata quella di sponsorizzare il blog del sociologo Francesco Alberoni: il teorico dell’innamoramento e dell’amore (e secondo i maligni spacciatore indefesso di massime da Baci Perugina) scrive e interloquisce su una pagina internet con il marchio Yamamay. Insomma, tra questioni di cuore e questioni intime il legame è manifesto.

Ma non si vive di soli sentimenti: un’altra iniziativa della casa di lingerie è dedicata alla cucina. Sul sito di Yamamay sono arrivate 10 ricette dello chef Ilario Vinciguerra, con la recensione eccellente di Edoardo Raspelli, il più noto critico gastronomico italiano.

La ragione dell’operazione è spiegata online: «Cosa fa uno chef? Studia gli ingredienti e tra rischi ed esperimenti individua combinazioni nuove e perfette per farli rendere al meglio. Cosa fa Yamamay? Studia le donne e le loro esigenze e tra indagini ed esperimenti individua combinazioni nuove e perfette per esaltare le donne».

Si potrebbe obiettare che la descrizione, cambiando i soggetti, va bene per tutte le attività: dal falegname al produttore di mangimi zoologici.
Ma l’unica vera conclusione finora è che le mutande tendano a espandersi in tutti i settori dell’immaginario: insomma, Cavaliere o no, il dato è quello: «Ma ‘ndo vai se la mutanda non ce l’hai?».

da LETTERA43.IT

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